Bidirezionalità mente-stomaco, non solo intestino

Quando parliamo di connessione mente-intestino, ci riferiamo ad una connessione che interessa tutto il tratto gastrointestinale, incluso lo stomaco.

Provare nausea all’idea di dover tenere un esame importante, oppure avere problemi digestivi in caso di stress sono alcune delle tante manifestazioni di questa connessione. Pensiamo anche al rilascio dei succhi gastrici nello stomaco: sebbene questo processo sia principalmente legato all’ingestione di cibo ed inizi nel momento in cui cominciamo a mangiare, anche il solo pensiero di assaporare una pietanza può stimolare questo meccanismo!

Non è quindi strano che periodi di forte stress e preoccupazione possano riversarsi sulla nostra funzionalità gastrica, provocando problemi digestivi. 

Il reflusso gastroesofageo è il tipico esempio di disturbo gastrico legato allo stress. In generale, la produzione di acido a livello gastrico è fondamentale per la scomposizione dei nutrienti e per il loro assorbimento a livello intestinale, oltre che per abbattere la carica microbica di ciò che ingeriamo. Il meccanismo di secrezione di acido è opera di cellule localizzate nelle pareti dello stomaco, note come cellule parietali. Queste cellule producono ogni giorno quantità più o meno costanti di acido cloridrico, quantità che varia appunto in base ai diversi momenti della giornata e in base ad altri fattori, incluso lo stress. Un’alterazione dei processi di rilascio di acido gastrico è causa di disturbi quali gastriti e reflusso, a cui segue tipicamente un’infiammazione della mucosa sia gastrica che esofagea.

È interessante notare come lo stress sia in grado di influenzare non solo i meccanismi di secrezione acida, ma anche il nostro modo di percepire i disturbi provocati da iperacidità! Un interessante studio condotto su 42 partecipanti affetti da reflusso gastroesofageo ha infatti evidenziato come l’aumento dello stress in questi soggetti non fosse tanto correlato ad un’aumentata produzione acida (nonostante gli alti livelli di cortisolo), quanto piuttosto ad un’aumentata sensazione di fastidio e di percezione dei sintomi (Wright et al., Journal of Psychosomatic Research, 2005).

Anche i processi digestivi sono influenzati dallo stress. Alti livelli di cortisolo, tipici di condizioni di stress e ansia, sono infatti responsabili di un rallentamento dell’apporto di sangue verso stomaco e apparato digerente, ostacolando quindi la digestione e provocando tensione addominale o crampi.

Il nostro consiglio? Prima di tutto, cerca di limitare le situazioni che ti generano stress, e di dedicare il giusto tempo ai tuoi pasti, ritagliandoti dei momenti di tranquillità e di convivialità. Inoltre, se l’iperacidità ti accompagna quotidianamente, cerca di limitare cibi particolarmente grassi o troppo acidi, che potrebbero peggiorare la tua sintomatologia.

E quando tutto questo non basta? C’è Serenacid! Il rimedio di SIMBIOS per combattere iperacidità e reflusso, dando sollievo alla sensazione di bruciore e di irritazione della mucosa esofagea. Scopri qui Serenacid.

L’ESPERTO RISPONDE
Ricevi il 10% di sconto
0
    0
    Carrello
    Il carrello è vuotoRitorna al negozio