Colite, colite ulcerosa, rettocolite: facciamo chiarezza

Sentiamo spesso parlare di colite, colite ulcerosa e termini simili.

Sono sinonimi? Oppure indicano patologie distinte? Facciamo chiarezza.

In generale, parlando di colite ci riferiamo ad una “patologia infiammatoria, acuta o cronica, a carico del colon (la parte terminale dell’intestino) o dell’intestino in generale” (definizione tratta da un’intervista al Dott. Felice Cosentino, Gastroenterologo e specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva presso la Casa di Cura “La Madonnina” di Milano).

La forma più comune di colite è senz’altro la colite ulcerosa, nota anche come rettocolite ulcerosa (i due termini sono utilizzati come sinonimi!). Come abbiamo visto in un precedente articolo, questa patologia causa dei processi infiammatori intensi, fino a scatenare la formazione di ulcere lungo la superficie dell’intestino crasso, partendo dall’ultimo tratto dell’intestino (il retto, da cui deriva il nome della patologia) e arrivando via via verso il colon. La colite ulcerosa rientra tra le patologie infiammatorie croniche intestinali (IBD), insieme al morbo di Crohn.

Parlando di colite, ci si può riferire anche alla colite spastica nervosa o sindrome del colon irritabile (IBS, ne parliamo qui). L’utilizzo del termine “colite” per questa patologia è però fuorviante e non del tutto corretto dal punto di vista medico. Il quadro sintomatologico della colite spastica non è infatti paragonabile a quello della colite ulcerosa, patologia ben più grave e che richiede un trattamento farmacologico mirato. L’IBS viene definita invece un disturbo funzionale, poiché i sintomi non vengono causati dalla presenza di malformazioni o lesioni ai tessuti, ma da un’alterazione della funzionalità intestinale e in particolare della sua motilità. Inoltre, sebbene i sintomi dell’IBS possano essere fastidiosi e occasionalmente debilitanti, questi non sono causa di degenerazioni maligne.

Un’ulteriore tipologia di colite è la colite ischemica. Questa patologia è causata da un’interruzione temporanea del flusso sanguigno all’interno delle arterie che irrorano l’intestino crasso. La mancanza di ossigeno che ne deriva causa un danneggiamento nei tessuti intestinali, provocando gravi lesioni. Per questa sua natura ischemica, viene anche indicata come infarto intestinale. Le cause di questo disturbo rimangono ancora da chiarire, ma si pensa possa essere favorita dalla presenza di patologie infiammatorie intestinali o sistemiche, da ipertensione oppure da un’eccessiva coagulabilità sanguigna. Come nel caso della colite ulcerosa, anche la colite ischemica deve essere diagnosticata attraverso colonscopia e immagini radiografiche.

È importante, quindi, identificare in modo specifico il disturbo prima di affrontare un qualsiasi tipo di trattamento. Il confronto con il nostro medico di base o con uno specialista rappresenta il punto di svolta fondamentale per tutelare la nostra salute.

Nel caso in cui volessi supportare il tuo benessere attraverso un prodotto specificamente formulato per lenire stati di infiammazione cronici della mucosa intestinale, prova Calm Mucosa di SIMBIOS.

L’ESPERTO RISPONDE
Ricevi il 10% di sconto
0
    0
    Carrello
    Il carrello è vuotoRitorna al negozio