Integrare la vitamina D: occhio al fai da te

Non ci stancheremo mai di ripeterlo:

… gli integratori alimentari andrebbero assunti solamente quando ne abbiamo un reale bisogno. Dobbiamo infatti ricordare che, per quanto minerali e vitamine siano fondamentali per il nostro benessere, un loro eccesso potrebbe portare ad effetti collaterali anche severi.

In generale, gli eccessi di vitamine vengono indicati come ipervitaminosi. In questo articolo ci concentreremo sull’ipervitaminosi D, condizione che si verifica in seguito ad un accumulo eccessivo di vitamina D all’interno dell’organismo.

Vitamine liposolubili e idrosolubili

Prima di procedere, introduciamo un concetto molto importante, ovvero la distinzione delle vitamine in due grandi categorie: vitamine liposolubili, che si sciolgono nei grassi e non nell’acqua, e idrosolubili, che si sciolgono invece in acqua ma non in matrici grasse. Della prima categoria fanno parte le vitamine A, D, E e K, della seconda tutte le altre. Perché è interessante conoscere questa distinzione quando ci occupiamo di ipervitaminosi? Per capire come il nostro organismo gestisca vitamine diverse. Il corpo umano può infatti accumulare le vitamine liposolubili (come la vitamina D), ma non le idrosolubili. Ad esempio, non possiamo accumulare le vitamine del gruppo B, per questo dobbiamo assumerle quotidianamente attraverso la nostra alimentazione. Proprio per la loro capacità di essere messe da parte come “riserva”, le vitamine liposolubili sono anche quelle a cui prestare più attenzione in materia di integrazione alimentare, poiché è più facile che una loro eccessiva assunzione possa causare accumuli e successiva tossicità.

Vitamina D: un caso particolare

Rispetto alle altre vitamine, la vitamina D ha una caratteristica che la rende unica: la sua fonte principale non è la dieta, ma la nostra pelle! La pelle contiene infatti il precursore della vitamina D: quando ci esponiamo alla luce del sole, le radiazioni ultraviolette convertono questo precursore nella vitamina D attiva (D3 o colecalciferolo). Ne assumiamo poi anche un piccolo quantitativo dalla dieta, anche se tramite pochi alimenti (come i pesci grassi e il tuorlo d’uovo) e in piccole quantità. Proprio poiché gran parte del nostro fabbisogno di vitamina D è soddisfatto dalla produzione endogena (tramite la pelle appunto), è facile incorrere in carenze di vitamina D nei mesi invernali, periodo in cui la nostra esposizione ai raggi solari si riduce sensibilmente rispetto alla primavera e all’estate.

Integrazione di vitamina D: quando e come

Monitorare i propri livelli di vitamina D è molto importante, visti i numerosi processi in cui questa vitamina interviene all’interno del nostro organismo. La sua principale attività consiste nella regolazione del metabolismo di calcio e fosforo e dei loro livelli nella circolazione sanguigna, fondamentali per i processi di mineralizzazione ossea. Per questo motivo, carenze di vitamina D si ripercuotono sul nostro apparato muscolo-scheletrico, con problematiche largamente conosciute quali osteoporosi, aumentato rischio di fratture e diminuzione della forza muscolare.

In caso di carenze, la supplementazione è sicuramente un’ottima strada da percorrere. È sempre importante però che siano il medico o un esperto della nutrizione a valutare i quantitativi e la posologia più adatti a noi. Infatti, così come è quasi impossibile incorrere in eccessi di vitamina D unicamente attraverso l’esposizione solare e l’alimentazione, ciò risulta molto più facile in caso di inappropriata assunzione di integratori alimentari. Essendo una vitamina liposolubile, un suo eccesso può facilmente accumularsi nei tessuti, interferendo con il corretto funzionamento di diversi processi metabolici e portando così a tossicità. In particolare, l’ipervitaminosi da vitamina D sfocia spesso nell’accumulo di calcio a livello sanguigno (ipercalcemia), con possibile danneggiamento (nei casi più severi) di organi quali fegato, cuore e vasi sanguigni. Questa ipervitaminosi è accompagnata da segni e sintomi evidenti, quali nausea, perdita di appetito, ridotta funzione renale, debolezza e perdita di peso.

Il consiglio di SIMBIOS? Consulta sempre il tuo medico o un professionista della salute prima di assumere degli integratori contenenti vitamina D e scegli un dosaggio non eccessivo, ma adatto alle tue esigenze!

SIMBIOS ha scelto di formulare una vitamina D di origine vegetale dal dosaggio equilibrato, in grado di darti il supporto che cerchi nei mesi invernali e non solo. Scopri qui Vitamina D SIMBIOS.

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