Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e nella maggior parte dei prodotti caseari e gioca un ruolo fondamentale nella crescita dei batteri probiotici. Quali sono le motivazioni alla base del suo utilizzo? E perché è contenuto nella maggior parte degli integratori di probiotici?
Partendo da un’interessante review dei ricercatori de Vos e Vaughan (FEMS Microbiology Reviews, 1994), abbiamo selezionato 3 principali ragioni:
1. È un’ottima fonte di nutrimento. I batteri probiotici sono in grado di utilizzarlo come fonte di energia e di scomporlo, tramite un processo di fermentazione, nei suoi zuccheri più semplici: il glucosio ed il galattosio. Questi ultimi possono essere impiegati poi dagli stessi batteri o da altri microrganismi benefici per crescere e proliferare, aumentando così anche la ricchezza della popolazione microbica.
2. È un nutriente selettivo. Per selettivo, intendiamo un substrato in grado di favorire la crescita di alcuni batteri in particolare. In questo caso, utilizzando il lattosio riusciamo a far crescere dei batteri specifici, in grado di “competere” con batteri potenzialmente patogeni per il nutrimento, impedendone così la crescita. Tale vantaggio permette ai probiotici di stabilire e mantenere la propria popolazione anche una volta raggiunto l’intestino, promuovendo così il corretto equilibrio del nostro microbiota intestinale.
3. Permette di avere un terreno più acido. La fermentazione (ovvero l’utilizzo da parte dei batteri) del lattosio porta alla produzione di acido lattico. Anche questo processo aiuta a mantenere un ambiente ostile alla crescita di batteri patogeni, tipicamente più sensibili ai pH particolarmente acidi.
Ecco perché la maggior parte dei probiotici contiene lattosio! Questo zucchero rimane un componente naturale in grado di supportare la crescita e la proliferazione selettiva di ceppi utili al mantenimento del nostro benessere.
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