Durante i mesi più freddi, a molti viene consigliato di assumere integratori contenenti vitamine B per supportare le difese dell’organismo. Per quale motivo? E soprattutto, in che modo queste vitamine supporterebbero il sistema immunitario?
Le vitamine del gruppo B sono 9 in tutto: la tiamina (B1), la riboflavina (B2), la niacina o nicotinamide (B3), l’acido pantotenico (B5), il piridossale (B6), l’inositolo (B7), la biotina (B8), l’acido folico (B9) e la cianocobalamina (B12).
Tutte le vitamine B partecipano a meccanismi metabolici importanti per il mantenimento del nostro stato di salute: alcune supportano il metabolismo energetico, aiutandoci a sentirci più attivi e contrastando invece il senso di affaticamento, altre sono importanti per la funzione nervosa e altre ancora hanno invece un ruolo specifico nel supportare l’attività del sistema immunitario: ci riferiamo alle vitamine B6, B9 e B12. Prima di proseguire, vediamo velocemente come funziona il nostro sistema immunitario (da qui in avanti abbreviato con SI).
Come funziona il sistema immunitario (in breve)
Il SI comprende due sistemi principali di difesa: delle barriere fisiche, che prevengono l’ingresso di patogeni e corpi estranei all’interno dell’organismo (come la nostra pelle e lo strato di muco sulla superficie intestinale) e un insieme di cellule immunitarie specializzate nell’identificazione e nell’eliminazione dei patogeni o di tutte quelle sostanze considerate estranee (tecnicamente chiamate antìgeni). Se i meccanismi di barriera vengono superati (ad esempio, quando un microorganismo riesce a passare attraverso una ferita), entra in gioco il secondo meccanismo di difesa, quello cellulare, che identifica, elimina l’estraneo e procede con i meccanismi di riparazione dell’eventuale danno creato. Tra le cellule di difesa più specializzate, ritroviamo i linfociti, classificati come linfociti B e T. I linfociti T sono in grado di distruggere gli agenti estranei, ma solo dopo che questi sono stati resi “visibili”! E qui intervengono i linfociti B: il loro compito è proprio quello di “presentare” l’antigene al linfocita T, così che questo possa eliminarlo. Inoltre, i linfociti B sono anche i produttori degli anticorpi, piccole molecole che supportano i linfociti T nell’eliminazione dei patogeni.
È interessante scoprire come in ogni passaggio della risposta immunitaria siano coinvolti svariati micronutrienti (sia vitamine, che minerali). Tra i più studiati troviamo le vitamine A, C, D, B6, B12, l’acido folico, il selenio e lo zinco. Oggi concentriamoci sulle vitamine del gruppo B e sul loro ruolo nel mediare l’attività immunitaria.
Vitamine B e sistema immunitario
La vitamina B6 partecipa alla produzione dei linfociti T e di alcune molecole coinvolte nei processi infiammatori e in grado di mediare la risposta immunitaria, le interleuchine. Per questo motivo, carenze di vitamina B6 sono generalmente correlate ad una diminuita attività del SI. Inoltre, la B6 ha un ruolo di particolare interesse per noi di SIMBIOS! Da diversi studi è emerso infatti come questa vitamina sia in grado di guidare la migrazione dei linfociti T verso l’intestino, rendendosi così fondamentale per mediare la risposta immunitaria e infiammatoria a livello intestinale (Yoshii et al., Frontiers in Nutrition, 2019). Possiamo trovare questa vitamina nel pesce, nel pollo, nelle patate dolci o nel tofu.
L’acido folico è invece essenziale per la sopravvivenza dei linfociti T. Queste cellule possiedono infatti dei recettori per l’acido folico, facendo supporre che abbiano bisogno di questa vitamina per alcune funzioni fondamentali. A conferma di tale ipotesi, carenze di acido folico possono inibire la proliferazione dei linfociti T e causarne il danneggiamento (Courtemanche et al., Journal of Immunology, 2004). Visto che le cellule T sono fondamentali sia per neutralizzare gli agenti patogeni che per modulare la risposta infiammatoria (evitando così che il nostro organismo generi una risposta immunitaria eccessiva, auto-infliggendosi dei danni), è chiaro come carenze di acido folico siano da evitare per far sì che il nostro SI possa funzionare al meglio. Possiamo trovare la vitamina B9 nelle verdure a foglia verde (come cavolo nero, lattuga o spinaci), negli asparagi, nel fegato e nella frutta secca.
Anche la vitamina B12 supporta l’attività e la proliferazione dei linfociti T, contribuendo quindi alla risposta immunitaria. Inoltre, viene utilizzata dal microbiota intestinale per numerose attività metaboliche, tra cui il mantenimento della corretta integrità di barriera intestinale, fattore cruciale nella protezione dell’organismo contro agenti potenzialmente patogeni (Gombart et al., Nutrients, 2020).
Infine, ricordiamo che alcuni batteri del nostro microbiota sono in grado di produrre queste vitamine in totale autonomia! Ad esempio, alcuni ceppi di Bifidobacterium longum possiedono gli strumenti per poter sintetizzare la vitamina B6 a livello intestinale, che viene poi direttamente assorbita e distribuita a tutto l’organismo tramite la circolazione sanguigna (Magnúsdóttir et al., Frontiers in Genetics, 2015).
È importante dunque fornire al nostro organismo i corretti apporti di queste vitamine, poiché esse svolgono un ruolo fondamentale nel supportare l’attività immunitaria. Evitando carenze nutrizionali mettiamo il nostro organismo nelle condizioni ideali per fronteggiare gli agenti estranei, prevenendo così infezioni e influenze!
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