Sistema immunitario e microbiota: relazione reciproca

Perché il sistema immunitario e il microbiota intestinale si influenzano a vicenda?

In un precedente articolo avevamo visto insieme com’è organizzato il nostro sistema immunitario. Avevamo detto che questo comprende sia delle barriere fisiche, sia un sistema altamente specializzato di cellule immunitarie. Prima di capire come il nostro microbiota intestinale sia in grado di interagire con il sistema immunitario, dobbiamo però aggiungere un ulteriore tassello fondamentale: la distinzione tra risposta innata e risposta adattativa.

Definiamo risposta innata la risposta immunitaria che non è specifica verso un certo tipo di patogeno e che risponde allo stesso modo a tutti i microrganismi e sostanze estranee, agendo in modo rapido e generalizzato. Include quindi le barriere fisiche e cellule chiamate macrofagi. La risposta adattativa viene invece messa in atto quando la risposta innata fallisce nell’eliminare l’estraneo. È una risposta mediata dai linfociti T e B (ne abbiamo parlato sempre in questo articolo) ed è diretta in modo specifico e univoco verso un particolare microrganismo o corpo estraneo.

L’intestino ha un ruolo chiave nella risposta immunitaria, per due motivi principali.

Innanzitutto, costituisce esso stesso una barriera fisica, quindi rientra nell’immunità innata. Infatti, le cellule dell’epitelio intestinale rappresentano una barriera la cui permeabilità (=capacità di far passare o meno le sostanze che attraversano il lume intestinale) è controllata da speciali giunzioni, dette giunzioni occludenti (o tight junctions) in grado di tenere ben adese le cellule epiteliali le une alle altre. Questa barriera comprende poi uno strato di muco sovrastante, che protegge le cellule dal danneggiamento e che le separa fisicamente da eventuali patogeni (ogni giorno produciamo fino a 10 litri di muco a livello intestinale! (Paone e Cani, Gut, 2020). 

Il secondo fattore che fa del nostro intestino un fattore fondamentale per la funzionalità immunitaria è la sua popolazione microbica! Esso ospita infatti il microbiota intestinale, un complesso insieme di microrganismi (batteri, funghi, virus e protozoi) in grado di produrre dei metaboliti benefici (acidi grassi a corta catena, o SCFA) con ruolo centrale nel sostenere la barriera intestinale stessa. Ma qui una domanda ci sorge spontanea: come fa il nostro intestino a riconoscere il proprio microbiota? Deve esserci qualche meccanismo che permette al sistema immunitario intestinale di distinguere tra un microrganismo appartenente al microbiota del nostro organismo e uno estraneo. Questo avviene attraverso dei recettori ultra-specifici, che spesso si sviluppano proprio in dipendenza dei batteri che popolano il nostro intestino. Dal momento della nostra nascita, è come se l’intestino si abituasse alla presenza dei batteri del microbiota, riconoscendoli come degli ospiti non pericolosi.

È chiaro quindi che l’equilibrio del microbiota intestinale è fondamentale anche per l’attività del sistema immunitario!

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